FAMIGLIA GILARDI

La famiglia Gilardi, è storicamente originaria del paese di Mergozzo (Piemonte), un piccolo borgo situato sulle rive dell’omonimo lago, anche se antecedentemente al 1700 risultava essere della piccola frazione di S. Agata sopra Cannobio, altro borgo al confine con la Svizzera e poco distante da Locarno. Intorno al 1810, quando Mergozzo si trovava all’interno del Regno D’Italia istituito dall’Imperatore Napoleone Bonaparte, due fratelli Gilardi, Giovanni Antonio e Protasio, figli di Domenico Gilardi detto "Bert" e Giovanna Iagulli, per motivi sconosciuti, si trasferiscono nella regione della Dalmazia, che dopo oltre 500 anni di dominazione veneta, si trovava sotto il dominio napoleonico come provincie Illiriche. Tenendo conto che i due fratelli non sono gli unici abitanti di Mergozzo ad emigrare in Dalmazia tra la fine del 700 e l’inizio dell’800 ma anche le famiglie De Marchi e De Giuli, è probabile che questi fossero solamente dei commercianti avventurosi. Qualche anno dopo, a seguito della sconfitta di Napoleone, la Dalmazia passa sotto l’impero asburgico. I due fratelli Gilardi si sposano entrambi a Zara, il primo Protasio nel 1814 con Rosa Vago e Giovanni Antonio nel 1817 con Giacoma Golez. Mentre Giovanni Antonio rimarrà a Zara e col tempo parte della prole si trasferirà a Vienna, Protasio da subito si trasferisce a Spalato stabilendosi nella parte della città chiamata Pozzo Bon (Dobri), acquistando svariati terreni nel circondario di Spalato e diventando in poco tempo figura di spicco dell’allora classe dei commercianti e possidenti di tutta la provincia. Protasio risultava essere stato un membro della Camera di Commercio a Spalato1)   e perito giurato dell’ I.R. Tribunale di Circolo, Procura di Stato e Pretura Urbana di Spalato con qualifica di Bandaio e Chincagliere2)Protasio e la moglie  Rosa Vago danno alla luce cinque  figlie femmine. Antonia, Caterina, Adelaide, Irene, Elena ed un unico maschio Lorenzo. Mentre le figlie si sposeranno poi con personalità rilevanti, rispettivamente Bernardo Grego di Zara, Antonio Buljan di Sinj, Pietro Savo, Giovanni Savo e Francesco De Micheli Vitturi di Spalato, Lorenzo si sposa a Trieste con Lucia Tossich originaria di Muggia (Trieste).

Protasio Gilardi nato a Mergozzo (piemonte) il 04.04.1790 e morto a Spalato il 15.10.1875
Rosa Vago nata a Zara il 1894 e morta a Spalato il 14.10.1872

Protasio Gilardi

Mergozzo (Piemonte) 04.04.1790

† Spalato 15.10.1875

Rosa Vago

Zara 1894

† Spalato 14.10.1872

Ritratti del pittore Giovanni Squarcina (Zara 1825 - Venezia 1891) che ritraggono Protasio Gilardi, il capostipite della famiglia e la moglie Rosa.   A quanto riportato dallo scrittore Enzo Bettiza e da racconti di famiglia, entrambe le famiglie, probabilmente nel periodo in cui lo Squarcina visse a Spalato (1853-1857 circa) commissionarono ad esso il ritratto di tutti i componenti delle famiglie.

Dipinti di proprietà della famiglia Gilardi - Emilia Gilardi - Trieste

Nel 1831 circa, periodo in cui il governo Austriaco iniziò il censimento catastale, la famiglia Gilardi abitava nel quartiere di Spalato chiamato Pozzo Bon [Dobri], all’incirca nell’attuale piazza antistante all'attuale teatro comunale. Il terreno su cui fu eretta la storica casa di famiglia fu acquistato dall’orefice Matteo Maroli. Nel 1852 venne registrata la proprietà di un altro grande palazzo ubicato sulla riva della città, nelle immediate vicinanze delle mura dell’antico palazzo di Diocleziano, ovvero in Obala hrvastog preporoda nr. 7, sede dell’attuale “Hrvastka Narodna Banka”.3)

Casa Gilardi contraddistinta dalla particella catastale edile n. 2656/1 - Spalato 1900 circa.

Povijest pisana svjetlom - Split od Prisce do Adriane - Voce Magna - Goran Borcic - Split - Foto MGS 14588

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GENEALOGIA

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PROPRIETA'

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FOTOGRAFIE

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LORENZO GILARDI

Lorenzo Gilardi nato a Spalato il 11.12.1823 e morto a Spalato il 18.04.1899Lorenzo Gilardi nacque a Spalato l’11 dicembre 1823 da Protasio Gilardi, originario di Mergozzo (Piemonte) e Rosa Vago da Zara4), trovando in Spalato la patria di adozione. Nel 1865 si sposò a Trieste con Lucia Tossich5) originaria di Muggia (TS) dalla quale ebbe cinque figlie femmine e due figli maschi ProtasioII°6) e LorenzoII°7)Lorenzo, ricco commerciante e possidente fu una delle più nobili personalità di Spalato, ed il vanto e la compiacenza di tutto il ceto dei commercianti. Nacque nel commercio e predestinò ad esso i suoi due figli ProtasioII° e LorenzoII°, il primo dei quali, dietro provvido consiglio venne fatto educare in Francia e da entrambi ebbe ottime soddisfazioni.  In età matura, e in tempi in cui i viaggi erano più dispendiosi, disagiati e lunghi, pellegrinò a scopo di istruzione e svago in Italia, Germania, Francia ed Inghilterra approfittando di svolgere  speculazioni in campo finanziario, legate al progresso e al giardinaggio alle  quali, a titolo di passatempo ed a ore perdute, già si occupava negli ultimi anni suo padre. Fu il primo ad iniziare l’esportazione dei vini di Spalato in Germania, e tra l’altro fu socio fondatore dell’omonima casa commerciale (Gilardi) e anche socio fondatore della casa industriale Gilardi & Bettiza. Grazie al felice sodalizio con il socio Bettiza diede vita, forza e credito ad un’industria che fece onore non solo a Spalato, ma all’intera Dalmazia8). Nel corso della vita aveva servito con disinteresse e con affetto il paese nella pubblica amministrazione al fianco dell’ amico Antonio Bajamonti, Podestà di Spalato. Infatti nel corso della seconda metà dell’Ottocento, insieme ad altri intellettuali, commercianti e possidenti spalatini fra i quali Giorgio Giovannizio, Antonio e Giuseppe Radman, Simeone De Capogrosso, Gian Lorenzo Degli Alberti, Pietro Savo e gli avvocati Simeone De  Ossignoli, Agostino Cindro e Andrea Crussevich, fu uno dei principali esponenti liberali spalatini e sostenitore del programma politico liberale e municipalista ideato da Bajamonti da cui sarebbe nato il partito autonomista di Spalato, che dominerà la vita politica locale fra il 1860 e il 18809). Per i liberali spalatini la città aveva una propria specifica individualità storica e culturale, frutto della collaborazione di individui di nazionalità, lingua e religioni diverse. Erano fedeli sudditi degli Asburgo, desiderosi che la Dalmazia rimanesse parte dell’Austria, e pertanto autonoma dalla Croazia-Slavonia e dall’Ungheria. Si opponevano, però, al governo assolutista ed autocratico che caratterizzava l’Austria dopo il 1849, chiedendo una maggiore partecipazione dei ceti possidenti e borghesi all’ amministrazione della cosa pubblica, la limitazione del potere del sovrano, la libertà del cittadino di fronte allo Stato, nonché un programma di modernizzazione economica  e di riforme politiche che portasse al superamento di Stato confessionale e di polizia. I liberali autonomisti, guidati da Bajamonti, si presentarono come difensori dei principi di libertà , uguaglianza religiosa, culturale e linguistica, volendo superare le divisioni di classe (fra nobiltà e borghesia) e le discriminazioni religiose (per esempio quelle che avvantaggiavano la Chiesa cattolica rispetto ad ortodossi ed ebrei). Lorenzo fu prima consigliere comunale e successivamente assessore10), membro alla Camera di Commercio di Spalato nella sezione commissione e cambi11)  ed altre molteplici istituzioni cittadine e rappresentanze. Non dissimulò mai il suo rammarico quando l’indirizzo politico ed amministrativo della sua diletta città nel 1880 perse le elezioni e mai più riuscì ad andare al potere. Nel 1876 fu gestore di una società a nome collettivo fondata a Spalato il 16.01.1876, che aveva lo scopo di eseguire operazioni bancarie12) e successivamente, alla fondazione della Banca Popolare Spalatina, divenuta poi alla fine del 1884 Banca Commerciale Spalatina, ne fu il direttore  sino al 189613).

Lorenzo Gilardi fu uno dei tanti cittadini illustri e benestanti di Spalato che hanno contribuito alla modernizzazione e allo sviluppo della città, grazie all’istituzione di una società di cui era membro e dirigente denominata “Associazione Dalmatica” Società anonima fondata il 22 Maggio 1865 che aveva lo scopo di:

 

-   promuovere lo sviluppo della pubblica prosperità mediante incremento della proprietà immobiliare colla costruzione di locali adatti ad Istituti di educazione, acquedotti, bagni, teatri ed altri edifici a pubblico scopo;

-   fornire particolarmente ai Comuni i mezzi per compiere tali opere, mettendo a loro disposizione i propri capitali ed il proprio credito o assumendone essa stessa l’esecuzione per conto proprio o altrui;

-   procurare con ciò lavoro alle classi operaie ed abbellire nello stesso tempo il paese;

-   sorreggere non meno la proprietà fondiaria, sovvenendo e incoraggiando l’industria agricola e promuovere il commercio dei prodotti naturali;

-  promuovere colla comunione d’interessi l’affratellamento degli animi, togliendo ogni mala intelligenza, ogni gretto municipalismo per avere insomma un valido mezzo, onde più alacremente spingersi nella via della civiltà e del progresso.14)

 

Negli ultimi anni, a puro scopo di passatempo, si occupava di giardinaggio, alla coltivazione di fiori, erbe e frutta, tanto a Spalato che nel suo magnifico podere nelle campagne di Sign [Sinj]. Furono molte le piante allora sconosciute che furono da lui  importate e coltivate. Alla fine del 1898 tentò piantagioni colture di castagne, quasi ignorate nel paese e nell’autunno dello stesso anno fece conoscere il Kiwi primo frutto da albero del Giappone15). Lorenzo morì a Spalato la mattina del 18 aprile 1899 all’età di 75 anni16), dopo un brevissimo periodo di degenza a seguito di un malore che lo aveva colto nelle sale del Gabinetto di Lettura, ove passava la sera in compagnia degli amici. Al lutto della famiglia Gilardi, la cittadinanza partecipò unanime, onorando la memoria del defunto in maniera solenne. In molti palazzi e sui pennoni dei navigli sventolarono bandiere a lutto e tutti i negozi esponevano drappi neri ornati di iscrizioni funebri. Al corteo funebre presero parte tutte le autorità civili e militari, le società cittadine fra le quali quella del Gabinetto di Lettura, del Tiro al bersaglio, La Società Operaia e tutti i lavoratori della fabbrica cementizia.17)  Lorenzo Gilardi nominò eredi di tutti i suoi beni mobili ed immobili i suoi due figli maschi ProtasioII° (30 anni) e LorenzoII° (18 anni) ad eccezione di una quota di 2/28 a  favore di ognuna delle figlie Rosa, Antonietta, Giorgia, Ida e Maria. In tale circostanza, Rosa Gilardi impugnò il testamento promuovendo una causa nei confronti dei fratelli e successivamente tutte cedettero ai due eredi maschi i diritti ereditari  in cambio di denaro a titolo di indennizzo. Nel 1901, raggiunto l’accordo le rispettive figlie ricevettero:

- Rosa Gilardi (37 anni) coniugata con Marco Matas ed abitante a Spalato ricevette una somma concordata pari a 22.000 corone . Tale somma comprendeva la quota di 10.000 fiorni  V.A. riguardanti la quota ereditaria e 513 fiorini V.A. che Rosa avrebbe dovuto avere dopo le sue nozze per il corredo e che mai aveva ricevuti.18)

- Le sorelle Ida Gilardi (26 anni) e Maria Gilardi (23 anni), all’epoca nubili ed abitanti a Spalato, ricevettero una somma di 41.200 corone, ricevendo quale garanzia, in ipoteca la storica abitazione di famiglia sita al civico n. 15 nel Borgo Pozzobon [Dobri], contraddistinta con la particella n. 974/1 e attiguo terreno contraddistinto con la particella n. 8978;19)

- Antonietta Gilardi (31 anni), coniugata con Domenico Bonetti ed abitante a Ragusa [Dubrovnik] ricevette la somma di 16.000 corone  ricevendo quale garanzia, in ipoteca l’abitazione situata al civico n. 484 nella marina di Spalato e contraddistinta dalla particella edile 2656/1;20)

- Giorgia Gilardi (30 anni), coniugata con Ettore Verona ed abitante a Trieste, ricevette una somma pari a 16.000 corone, ricevendo quale garanzia, in ipoteca, come per le sorelle Ida e Maria, la storica abitazione di famiglia sita al civico n. 15 nel Borgo Pozzobon [Dobri]. 21)

Pertanto, dopo la morte di Lorenzo, la dirigenza della fabbrica e di tutti gli affari passarono direttamente nelle mani dei suoi figli ProtasioII° e LorenzoII°. Nei primi decenni del Novecento, a Spalato vi erano dunque solamente due componenti della famiglia Gilardi, ovvero ProtasioII° e LorenzoII° che di fatto seguirono le orme dell’illustre padre Lorenzo. Entrambi vissero dediti all’industria e al  commercio e furono attivissimi in molteplici associazioni a carattere filo italiane.

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GENEALOGIA

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FOTOGRAFIE

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PROTASIO II°

La famiglia di Protasio II°Protasio II° Gilardi  (Spalato 21.01.1869 - Spalato 26.11.1917Emilia Tecilazic (Spalato 17.01.1873 - Spalato 11.02.1923)Iolanda Gilardi (Spalato 19.10.1902)Oscar Gilardi (Spalato 19.10.1908 - Trieste 1997)Gilardi Protasio II°, nacque a Spalato il 21.01.1869 da Lorenzo e dalla triestina Lucia Tossich. Fu il primogenito maschio nonché il secondo del ramo spalatino a chiamarsi Protasio, in onore del nonno, il capostipite, che durante l’era napoleonica, in un’epoca in cui i lunghi viaggi erano delle vere e proprie imprese, emigrò da Mergozzo per stabilirsi in Dalmazia.  ProtasioII° seguì le orme del padre Lorenzo, dandogli  non poche soddisfazioni. In giovane età venne fatto educare in Francia e a 22 anni venne nominato tenente di riserva nel 22° reggimento del Conte Lecy.  Il 10 Agosto 1896, all’età di ventisette anni si sposò a Spalato con Emilia Tecilazić (23 anni), appartenente ad una fra le più benestanti famiglie Spalatine. Il Padre Antonio Tecilazić, possidente, figlio dell’avvocato Matteo Tecilazić, la madre Sofia Cattani, figlia del medico Niccolò Cattani. Protasio ed Emilia dettero alla luce tre figli, Renzo, Jolanda e Oscar.  Grandissimo patriota irredentista, fu sempre attivo nelle attività pubbliche. Ricoprì il ruolo di segretario e vice cassiere della società “Il Bersaglio”, delegato e vicesegretario della “Lega Nazionale”, cassiere e successivamente dirigente del “Gabinetto di lettura” di Spalato. Per il suo marcato sentimento italiano lui e suo fratello minore Lorenzo II° divennero sorvegliati speciali quali capi di partiti Italiani in Dalmazia. Nello stralcio del rapporto è testualmente scritto [Gilardi Protasio e il di lui fratello. Hanno aiutato i capi del partito con collaborazione tendenziosa. Essi sono agenti di varie società di navigazione italiane e come tali hanno mantenuto sempre relazioni coll ' Italia e coi regionali di Spalato. Hanno anche fabbriche ed imprese e sono interessati all'impresa della ditta Bettiza. Esercitavano grande influenza sugli operai e occupavano soltanto personale di sentimenti italiani. Protasio è esentato dal servizio militare, mentre il fratello prestava servizio quale primo-tenente (pare presso il regg. 23 di infanteria della territoriale)]23 Nel 1900 divenne vice-console di Grecia in Spalato. Alla morte del padre fu il primo dirigente della fabbrica di cemento, oltre ad essere dirigente di altre rispettabili società. Nel marzo del 1893 divenne  rappresentante dell’agenzia principale per l’Austria della società d’assicurazione “Nuova York” in Vienna, ed anche rappresentante della Società Veneta di Navigazione a Vapore.   Protasio II° morì a Spalato nel 1917 all’età di 48 anni, mentre Emilia morì nel 1923 all’età di 50 anni, lasciando tre figli in giovane età, Renzo, Jolanda e Oscar, il più giovane.

FIGLI DI PROTASIO II°

Renzo Gilardi

(Spalato 02.09.1898)

Iolanda Gilardi

(Spalato 19.10.1902)

Oscar Gilardi

(Spalato 19.10.1908)

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GENEALOGIA

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LORENZO II°

La famiglia di Lorenzo II°Lorenzo II° Gilardi  (Spalato 10.08.1880 - Spalato 03.04.1929Maria Voltolini (Trieste 03.12.1881 - Alghero 29.10.1964)Lorenzo III° Gilardi (Spalato 11.08.1905 - Alghero 31.08.1977)Maricetta Gilardi (Spalato 07.07.1910 - Alghero 27.08.2009)Giuseppe Gilardi (Spalato 25.04.1913 - Marghera 30.03.1995)Gilardi LorenzoII °nacque a Spalato il 10.08.1880 da Lorenzo e Lucia Tossich. Nono ed ultimo figlio di Lorenzo. Il 15.10.1904 all’età di 24 anni si sposò a Spalato con Maria Voltolini (23 anni), figlia del pittore accademico Giuseppe Voltolini (1836-1892)24   e della  nobildonna triestina  Elena Donnersberg. Quest’ultima, divenuta vedova nel ’92, si era risposata con Giovanni Bettiza e tale risultava al momento del matrimonio della figlia.  LorenzoII° e Maria dettero anch’essi alla luce tre figli. LorenzoIII°, Maria e Giuseppe.

Anche il giovane Lorenzo II°, come il fratello ProtasioII°, fu allevato nello spirito imprenditoriale  negli affari essendone predestinato. Fu anche un grandissimo patriota irredentista,  attivo in tutte le attività pubbliche. Nel 1908 fu il presidente della “Società di Ginnastica e  scherma” di Spalato. Insieme al socio Giovanni Bettiza, fu uno dei firmatari del cosiddetto manifesto per gli italiani di Spalato, affisso dal fascio nazionale di Spalato nel novembre del 1918, in onore dell’arrivo degli alleati. Successo al fratello Protasio II alla sua morte, dal  1917 fu principale dirigente della fabbrica di cemento sino al 1926 quando decise di sciogliere la società.  Lorenzo morirà poco dopo, alla giovane età di 48 anni il 03.04.1929, accudito dall'affezionata Maria Renko o Perko, cui si era unito, e dalla quale aveva avuto un figlio illegittimo. Nel 1926, la moglie Maria Voltolini, a causa della relazione del marito,  lasciò definitivamente Spalato con i figli e si ritirò nelle campagne della madre a Zara anche per far  loro proseguire gli studi classici in lingua italiana. A seguito dello scoppio della seconda guerra mondiale, le durissime condizioni dell’armistizio ed il successivo inglobamento di tutta l’Istria e Dalmazia alla Repubblica di Jugoslavia, la famiglia Gilardi lasciò per sempre la Dalmazia frammentandosi in Italia ed anche all’estero.

FIGLI DI LORENZO II°

Lorenzo III° Gilardi

(Spalato 11.08.1905 - Alghero 31.08.1977)

Maricetta Gilardi

(Spalato 07.07.1910 - Alghero 27.08.2009)

Giuseppe Gilardi

(Spalato 25.04.1913 - Marghera 30.03.1995)

FAMIGLIA  VOLTOLINI

Nonostante questo sito internet sia fondamentalmente incentrato sulla storia della prima fabbrica dalmata di cemento Gilardi & Bettiza, in questa sezione dedicata alla storia della famiglia Gilardi, non posso esimermi dall'aprire una parentesi su un'altra famiglia abbiente di Spalato, ovvero la famiglia Voltolini.. Difatti la mia bisnonna Maria che sposò Lorenzo II° Gilardi era per l’appunto la figlia di Giuseppe Voltolini, l’illustre pittore spalatino che insieme a Giovanni Bettiza godeva di ottima stima in tutto l’impero Asburgico.

I° GENERAZIONE

Il capostipite della famiglia Voltolini di Spalato fu tale Antonio Voltolini, originario di Verona. Nulla si sa di Antonio, tranne che per il fatto che si stabilì a Spalato verso la fine del Settecento. Nel 1797 divenuto vedovo alla morte della moglie Maria, si affezionò a tale Antonia Feste dalla quale nel 1800 ebbe un figlio di nome Giacomo. Questo venne inizialmente battezzato come "Giacomo Feste" in quanto con buona probabilità nato al di fuori del matrimonio. Giacomo venne in seguito riconosciuto  dal padre Antonio che successivamente si risposò proprio con Antonia Feste. Il capostipite Antonio morì a spalato il 30 Agosto 1809 all'età di 40 anni, mentre la moglie Antonia Feste morì il 4 Aprile 1837 alla veneranda età di 75 anni.

II°  e III° GENERAZIONE

Giacomo Voltolini, di professione artista ed il primo ad essere nato in Dalmazia, il 14 giugno 1818, all'età di 18 anni si sposò a Spalato con Giovanna Reich di 23 anni. Giacomo e Giovanna dettero alla luce ben 7 figli:

1) Vincenzo Voltolini (1820-1870) di professione pittore. Nel 1844 si sposò con la Spalatina Maria Rados;

2) Antonio Voltolini (1821-1874) di professione pittore. Nel 1824 si sposò con Maria Scoljar. Divenuto vedovo, nel 1831 si risposò con Elena Paparella;

3) Caterina Voltolini (1823-1892). Nel 1842 si sposò con l'imprenditore Marino Bettiza;

4) Domenico Voltolini (1825-1889). Già in giovane età si trasferì a Sarajevo dove accumulò una grande ricchezza grazie alle speculazioni finanziarie lavorando come agente di cambio e fornitore di materiali da costruzione. Domenico morì senza lasciare prole il 04.12.1889 e la sua eredità venne ripartita fra suoi fratelli. 24)

5) Giovanni Voltolini (1828-1897) di professione calzolaio. Nel 1859 si sposò a Spalato con Caterina Vania;

6) Cecilia Voltolini (1831 - ? ). Nel 1856 si sposò a Spalato con Pietro Bozich;

7) Giuseppe Voltolini (1836-1892). Ultimo ma non per importanza in quanto il più illustre componente della famiglia. Nel 1880 si sposò a Trieste con la nobildonna Elena Donnersberg.

 

Famiglia di Giuseppe VoltoliniGiuseppe Voltolini  (Spalato 08.03.1836 - Spalato 30.09.1892Elena Donnersberg (Trieste  22.02.1856 - Zara 11.08.1930)Maria Voltolini (Trieste 03.12.1881 - Alghero 29.10.1964)Marino Voltolini (Vienna 19.11.1883 - Zara 29.10.1941)Giuseppe Voltolini , il settimo ed ultimo figlio, nacque a Spalato il 08.03.1836 da Giacomo Voltolini e Giovanna Reich. Pittore accademico di fama, dalla giovane età di 17 anni, frequentò, l’Accademia delle belle arti di Venezia, ovvero dal 1853 al 1857, impomiciando all’epoca a Venezia a San Gervasio e Protasio (quartiere S. Trovaso) presso casa Berengo. Fra il 1853 e 1854 frequentò elementi e ornato, poi ornato, elementi ed estetica. Nel 1854, nei registri dell’accademia c’è un’annotazione: “passato all’architettura-classe inferiore”; fra il 1855-1856 frequentò ornato, architettura, elementi, estetica e prospettiva e fra 1856-1857 ornato e prospettiva. Nel 1855 vinse una medaglia in rame per la scuola di ornamenti ed a 23 anni ottenne al grande concorso per l’ornato, la più alta onorificenza, la grande medaglia d’oro guadagnata su trecento concorrenti. A ventisette anni fu abilitato professore di disegno, carica quest’ultima che rifiutò per eseguire lavori di grande merito che gli procurarono riconoscimenti morali e soddisfazioni economiche. Si possono ammirare i suoi lavori nel grande teatro dell’ Opera a Vienna, nel Palazzo dell’Esposizione del 1872 e negli ingressi principali del medesimo, nel Museo Industriale, nel salone della  Società Cattolica, nell’edificio della Sühnhaus, che a spese sovrane fu eretto dove sorgeva l’incendiato  Ringtheater dopo il tragico evento.  Soprattutto i lavori della Sühnhaus procurarono a lui e al suo degno nipote Giovanni Bettiza, suo collaboratore, parole lusinghiere da parte del sovrano. Ottenne augusti elogi pure per alcuni suoi dipinti nell’esposizione del 1873. Adoperò il suo magico pennello nella villa principesca a Salisburgo, e nel museo Rudolfino di Klagenfurt, e nelle cattedrali di Diacovar, di Saraievo e di Smilkov e Praga, ottenendo dappertutto il plauso degli  intellettuali. A Spalato si ammirava qualche suo capolavoro in quel gioiello che era il teatro Bajamonti, che andò perduto tra le fiamme. Giuseppe  si sposò a Trieste il 12.12.1880 con la nobildonna triestina Elena Donnersberg, dando alla luce due figli, Maria nata a Trieste nel 1881 e Marino nato a Vienna nel 1883.

Giuseppe morì a Spalato nel 1892 all’età di 56 anni. La moglie Elena Donnersberg-Voltolini, dopo qualche anno si sposò con l’affezionato Giovanni Bettiza, nonché amico e stretto collaboratore del defunto marito, senza avere ulteriore prole.

IV° GENERAZIONE

- Maria Voltolini, nel 1904 si sposò a Spalato con l'illustre imprenditore e possidente Gilardi LorenzoII° dal quale ebbe tre figli; LorenzoIII° (n. 1905), Maria (n. 1910) e Giuseppe (n. 1913). Maria morirà in esilio, lontana dalla Dalmazia a Fertilia (SS) nel 1964 all'età di 84 anni;

- Marino Voltolini, si sposò a Spalato con Lidia Seveglievic, dalla quale ebbe un unico figlio di nome Giuseppe (n. 1924). Morirà a Zara nel 1941;

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GENEALOGIA

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FOTOGRAFIE

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NOTE

1 - Annuario Marittimo per l’anno 1855. Compilato dal Lloyd Austriaco, a. V, Trieste, Sez. lett.-art. del Lloyd A., 1865, pp. 61;

2 - Maskek L., Manuale del Regno di Dalmazia per l’anno 1872, a. II, Zara, F.lli Battara, 1872, pp. 49;

3 - DAS – HR DAST 152 -  Libro fondiario del Comune di Spalato anno 1831 (Sezione Edifici e Sezione Terreni Vol. II), Fogli di Inserzione al Protocollo delle particelle degli Edifici e dei Terreni per l’anno 1852. L’edificio dei proprietà della famiglia Gilardi contrassegnato con il numero 974/1 sulla mappa catastale veniva inizialmente contrassegnato come edificio 2658 sui fogli di inserzione del 1852. Detta particella edile deriva dalla divisione della particella terreno 8978. Nello stesso anno venne registrata la proprietà dell’immobile 2656/b.

4 - [Spalato – Cattedrale di S. Doimo –  Libro dei Battesimi XVIII° Pag. 123 atto n. 254];

5 - [Trieste – Cattedrale di S. Antonio Taumaturgo, Libro Matrimoniale IX° Pag. 40];

6 - [Spalato – Borgo Grande – Chiesa di S. Croce, Libro dei Nati nr. XIII Pag. 97 atto n. 16];

7 - [Spalato – Borgo Grande – Chiesa di S. Croce, Libro dei Nati nr. XVII Pag. 91 atto n. 168];

8 - “Articolo di cronaca” in «Il Dalmata» a. XXXIV, n. 31, Zara, 19.04.1899; In morte di Lorenzo Gilardi e “Articolo di cronaca” in «Il Dalmata» a. XXXIV,., n. 32, Zara, 22.04.1899;

9 - Monzali L., Antonio Tacconi e la comunità italiana di Spalato, Venezia, 2007, pp. 32

10 - Maskek L., Manuale del Regno di Dalmazia per l’anno 1872, a. II, Zara, F.lli Battara, 1872 pp. 100; Id., Manuale del Regno di Dalmazia per l’anno 1875, a. V, Zara, F.lli Battara, 1875, pp. 190.

11 - Maskek L., Manuale del Regno di Dalmazia per l’anno 1874, a. IV, Zara, F.lli Battara, 1874 pp. 278;

12 - DAS – HR DAST 19 – Fondo Notai Dalmazia Centrale – Notaio CHIUDINA Giacomo -atto n. 15/1876 e quotidiano statale austriaco “Wiener Zeitung” nr. 33 del 11.02.1876 pp. 19;

13 - Quotidiano statale Austriaco “Wiener Zeitung” nr. 66 del 21.03.1895 pp. 20, nr. 97 Del 26.04.1896 pp. 20;

14 - Associazione Dalmatica, progetto di società da instituirsi a Spalato a sussidio dell'industria, Trieste, Tipografia del Lloyd Triestino, 1861; Maskek L., Manuale del Regno di Dalmazia per l’anno 1872, a. II, Zara, F.lli Battara, 1872, pp. 310; Ci scrivono da Spalato, in «Il Dalmata» a. X,.n. 1, Zara, 02.01.1875; DAS – HR DAST 19 – Fondo Notai Dalmazia Centrale – Notaio CHIUDINA Giacomo, atti nr. 251/1864, 254/1864, 735/1866, 40/1867, 350/1867, 77/1868, 198 /1868, 199/1868, 685 /1868, 733 /1868, 831 /1868, 834/1868, 839 /1868, 850/1868; 80/1869, 321/1869, 130/1869, 252/1870;

15 - In morte di Lorenzo Gilardi e “Articolo di cronaca” in «Il Dalmata» a. XXXIV,., n. 32, Zara, 22.04.1899;

16 - [Spalato – Borgo Grande – Chiesa di S. Croce, Libro dei Morti nr. XVIII Pag. 46 atto nr. 68];

17 - In morte di Lorenzo Gilardi e “Articolo di cronaca” in «Il Dalmata» a. XXXIV,.n. 32, Zara, 22.04.1899; Ringraziamenti, in «Il Dalmata» a. XXXIV,.n. 33, Zara, 26.04.1899;

18 - DAS – HR DAST 19 – Fondo Notai Dalmazia Centrale – Notaio KARGOTIĆ Luigi, atto nr. 1502/1901.

19 - DAS – HR DAST 19 – Fondo Notai Dalmazia Centrale – Notaio KARGOTIĆ Luigi, atto nr. 1503/1901

20 - DAS – HR DAST 19 – Fondo Notai Dalmazia Centrale – Notaio KARGOTIĆ Luigi, atto nr. 1695/1901

21 - DAS – HR DAST 19 – Fondo Notai Dalmazia Centrale – Notaio KARGOTIĆ Luigi, atto nr. 1891/1901

22 - Nella seconda metà dell’Ottocento, a Spalato vi erano ben 3 Giuseppe Voltolini. Trattasi di Giuseppe Voltolini il pittore accademico, figlio di Giacomo e Giovanna Reich (Spalato 1836-1892) e non del nipote Giuseppe Voltolini nato a spalato nel 1854  dal fratello Antonio ed Elena Paparella e nè di Giuseppe Voltolini, lontano nipote nato a Spalato nel 1874 da Giacomo II e Maria Vukas;

23-E' un pezzo del famigerato rapporto segreto Neubauer elaborato dal Comando difesa costiera di Mostar nel 1917, comandato dal tenente maresciallo barone de Wucherer (traduzione giurata dall'originale tedesco), pubblicato dalla Rivista dalmatica, a. LXXV, 2003, n. 1 (gen.-mar. 2003)

24- A Spalato, nella seconda metà dell’Ottocento, vi erano ben tre “Giuseppe Voltolini”. Tutti parenti fra loro dato che i vari nuclei famigliari discendono da un certo Antonio Voltolini da Verona, il quale dopo la morte della propria moglie “Maria” si affeziona ad una certa Antonia Feste originaria di Spalato, dalla quale nel 1800 ebbe un unico figlio di nome Giacomo. Il Giuseppe Voltolini qui menzionato altro non è che il famoso pittore accademico, figlio di Giacomo e Giovanna Reich (Spalato 1836-1892) e non del nipote Giuseppe Voltolini (classe 1854) figlio del fratello Antonio ed Elena Paparella né di Giuseppe Voltolini, lontano nipote nato a Spalato nel 1874 da Giacomo II e Maria Vukas.

25-  “SPLIT” in «Narod» a. VI,., n. 93, Spalato, 13.12.1889;

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Protasio Gilardi nato a Mergozzo (piemonte) il 04.04.1790 e morto a Spalato il 15.10.1875
Rosa Vago nata a Zara il 1894 e morta a Spalato il 14.10.1872

Protasio Gilardi nato a Mergozzo (piemonte) il 04.04.1790 e morto a Spalato il 15.10.1875
Rosa Vago nata a Zara il 1894 e morta a Spalato il 14.10.1872

Mergozzo 04.04.1790

Lorenzo Gilardi nato a Spalato il 11.12.1823 e morto a Spalato il 18.04.1899