STORIA DELLA PRIMA FABBRICA DALMATA

DI CEMENTO PORTLAND GILARDI & BETTIZA

CHI SONO

Sono Stefano Gilardi, nipote di due esuli dalmati che nell'immediato dopoguerra hanno scelto o meglio sono stati costretti a lasciare definitivamente la loro terra per continuare ad essere italiani. Mia nonna, Redenta Orlich, "zaratina doc" classe 1919 e mio nonno Lorenzo Gilardi, classe 1905, originario della città di Spalato, ma che all'età di 21 anni, al fine di proseguire gli studi si trasferì a Zara insieme alla propria famiglia ad eccezione del padre Lorenzo, uno dei più importanti industriali e possidenti di Spalato, ove dovette trattenersi principalmente per condurre i propri ed imprescindibili affari.  A Zara conobbe mia nonna Redenta, sposandola in tempo di guerra. Dopo brevi soste in varie località italiane, si trasferirono definitivamente in Sardegna, precisamente nella piccola frazione di Fertilia (SS) dove col tempo si creò una vera e propria comunità Istriano-Dalmata in quanto vi giunsero ad abitare numerose famiglie di esuli.  Grazie a questa comunità coesa, è stato possibile mantenere in vita l'insieme delle tradizioni, l'arte culinaria ed il dialetto veneto-dalmato.  Da racconti di famiglia, sapevo solamente che la famiglia Gilardi fu una delle più illustri famiglie di Spalato che prima del II° conflitto mondiale, insieme alla famiglia Bettiza, era stata comproprietaria di un importante fabbrica di cemento proprio a Spalato. Null'altro era a mia conoscenza, nemmeno un dettaglio giacche quando la mia famiglia fu costretta a lasciare la Dalmazia, riuscirono a portare con se lo stretto necessario. Dunque non una testimonianza, non un documento o una fotografia.  L'unica fonte in mio possesso che in qualche maniera testimoniava la reale esistenza del cementificio, era contenuta in una pubblicazione stampata dall'Istituto Regionale per la Cultura Istriano - Fiumano - Dalmata  relativamente ad una mostra tenutasi in Trieste sul tema pubblicitario su cui era raffigurata una locandina pubblicitaria del 1908 ed una cartolina probabilmente dello stesso anno ove era  raffigurato stabilimento. Fortunatamente una simile mostra è stata riproposta dallo stesso I.R.C.I. nell'agosto del 2019 con il titolo "Istria, Fiume, Dalmazia, mare&terra - Segni D'Impresa fra '800 e '900".

 

Pertanto, spinto dalla curiosità e dal desiderio di approfondire la storia della mia famiglia, ovvero la storia della “Prima Fabbrica Dalmata di Cemento Portland Gilardi & Bettiza - Spalato” che a me era completamente sconosciuta ho iniziato a svolgere le prime ricerche prevalentemente online. Qui constatavo con grande malincuore che sebbene le fonti riguardanti i miei antenati erano decisamente esaustive, quelle che invece trattavano la storia dello stabilimento, erano molto rare. Queste ultime si sono dimostrate imprecise e spesso contrastanti fra loro. Ogni nuova fonte trovata non faceva altro che accrescere i miei dubbi in merito alla reale storia. Difatti proprio a causa della scarsa presenza di documentazione e del sicuro riporto da un unica fonte per la stesura di successivi articoli, vi sono molte incongruenze ed aspetti oscuri sul reale andamento dei fatti. Ad esempio, in alcune fonti storiche, specialmente quelle di origine croata che trattano la nascita dell’industria cementifera in Dalmazia (il più vecchio  del 1938), viene riferito che la prima fabbrica di cemento in Dalmazia è stata fondata a Spalato nel 1865 da tale "A. Höfling", un cittadino di nazionalità prussiana, di cui non si hanno informazioni circa il suo arrivo in Dalmazia, il quale nel 1870 lascia Spalato a causa dello scoppio della guerra Franco Prussiana, vendendo la fabbrica agli imprenditori Lorenzo Gilardi e Marino Bettiza. In altri articoli viene invece riportato che la costruzione della fornace veniva affidata all’impresa di costruzioni di Marino Bettiza per un costo di 500 fiorini che Höfling avrebbe dovuto successivamente saldare ad attività avviata e nel 1870 quando lasciò Spalato per recarsi nel predetto conflitto ove morì, la fabbrica passò nelle mani di Marino Bettiza. Quest’ultimo, per non rischiare il proprio capitale, prese come socio il suo amico possidente Lorenzo Gilardi. Possibile mai che la fabbrica era stata fondata da un prussiano ? Nell'accertare la fondatezza di questa notizia, non facevo altro che imbattermi in altre fonti sempre più contrastanti, che però attribuivano la fondazione della fabbrica ai miei avi. Esistono articoli dove viene indicato che la fabbrica nacque addirittura nel 18152) , in altri nel 1860 ed altri ancora che Protasio Gilardi ed i fratelli Marino e Giuseppe Bettiza, con un capitale di oltre 2.000.000 di Corone Austriache, fondarono il cementificio nel 18703). Peccato che nel 1865, presunto periodo di fondazione della fabbrica, la valuta corrente nell’Impero Austro-Ungarico era il Fiorino a Valuta Austriaca dal futuro valore di 2 Corone. Moneta quest’ultima nata solo nel 1892, ben 38 anni più tardi. In altri ancora vengono indicati quali co-fondatori i fratelli Giovanni e Pietro Bettiza. Vista l'enorme confusione presente nei pochi articoli, è possibile affermare che ogni altro futuro articolo, se basato su tali fonti, riporterà i medesimi errori. Pertanto, motivato dal desiderio di fare chiarezza una volta per tutte sulla reale storia della fabbrica, ho svolto una scrupolosa e massiccia ricerca su più fronti.

 

LA RICERCA

Preliminarmente è stata eseguita una ricerca genealogica presso i registri parrocchiali di Zara e Spalato, che al tempo dell'Impero Austro-Ungarico assolvevano i compiti di stato civile. Tale ricerca è stata necessaria per censire e conoscere i vari componenti delle famiglie Gilardi e Bettiza nel corso degli anni e contestualmente comprendere con assoluta certezza chi realmente fossero i vari soggetti menzionati nei vari articoli e documenti. Grazie a tale ricerca, come si vedrà più avanti, è stato possibile accertare che per quanto riguarda la famiglia Bettiza, “Giuseppe” non è mai esistito, mentre per quanto riguarda la famiglia Gilardi, molto probabilmente causa di una risonanza dei nomi Protasio e Lorenzo presenti nelle varie generazioni, si è potuto constatare che spesso venivano confusi i nonni per i nipoti e viceversa.  Parallelamente la ricerca iniziava sulla piattaforma "Google Libri" su cui sono presenti una vastità di interessantissime pubblicazioni d'epoca quali almanacchi, gazzette e opuscoli che trattano lo schematismo della Dalmazia fra il XVIII ed il XX secolo. Successivamente  lo studio proseguiva presso la biblioteca digitale di Zara, e sulle principali emeroteche emeroteche online della Repubblica di Croazia ed Austria, dove sono presenti svariati periodici e quotidiani dell'epoca che raccontano in maniera estremamente esaustiva la cronaca locale. In questo modo ho costruito le basi per poter proseguire con gli approfondimenti. Successivamente è stata svolta una profonda ricerca presso l’Archivio di Stato di Spalato, e presso la Biblioteca di Zara, trovando una gran quantità di atti notarili riguardanti non solo la la società, ma anche fatti e trattative private, carte catastali ed annessi libri fondiari riguardanti le varie proprietà. Tali documenti sono stati poi implementati alle notizie riportate sulla stampa dell'epoca. Da qui un riscontro incrociato fra i vari tipi di notizie e fonti, in modo da filtrare le sole notizie veritiere.  Quanto riportato in queste pagine, penso rispecchi il più fedelmente la realtà, anche se è bene precisare che per alcuni aspetti è solamente possibile fare delle ipotesi che però sono strettamente ancorate all'intero patrimonio documentale ed il contesto storico. E’ comunque doveroso sfatare il mito che attribuisce la fondazione della fabbrica ad opera degli imprenditori Gilardi e Bettiza, i quali, come si vedrà più avanti, azzardarono un investimento alquanto rischioso, acquistando un piccolo stabilimento per la produzione del cemento idraulico a pochi anni dalla sua costruzione. I due nel corso degli anni, con miglioramenti e investimenti seppero dare alla fabbrica un'importanza a livello nazionale. Per quanto riguarda l’anno di fondazione, pur nutrendo fondati dubbi, non posso che affidarmi a quanto riportato sulla carta intestata e sui cataloghi dell’epoca, ovvero il 1865, anche se è verosimile che questa sia la data in cui vennero compiute le prime ricerche ed i primi saggi del calcare marnoso alle pendici del monte Marian, mentre sia il 1867 il reale anno in cui la fabbrica entrò in regime. Per motivi che vi saranno chiari più avanti, non è possibile comunque parlare di “prima fabbrica di cemento” senza fare chiarezza sulla storia dell’industrializzazione mineraria della Dalmazia distinguendone i vari prodotti.

 

IL SITO INTERNET

Questo sito internet non vuole assolutamente affrontare il delicato argomento del Risorgimento nazionale croato contrapposto al movimento autonomista in Dalmazia, ma si prefigge unicamente lo scopo di preservare la memoria della famiglia Gilardi ed una parte della storia di Spalato, in modo da poter essere gratuitamente consultabile a chiunque sia interessato o voglia approfondire o addirittura integrare le ricerche.  In queste poche pagine, cercherò per quanto possibile, di raccogliere tutta la documentazione attualmente conosciuta riguardante lo stabilimento Gilardi & Bettiza e raccontare la storia della Dalmazia e della città di Spalato, osservata dal punto di vista dell'industrializzazione mineraria. Gli atti notarili consultabili nell'apposita sezione "DOCUMENTI" sono disponibili per la sola consultazione. E' vietato ogni download o riproduzione degli stessi. Qualora l'utente abbia il desiderio o la necessità, può richiederne una copia direttamente presso l'Archivio di Stato di Spalato - Državni Arhiv u Splitu i cui contatti sono disponibili presso il sito http://www.das.hr/

 

RINGRAZIAMENTI

Dopo cinque lunghi anni, ho finalmente terminato il mio studio: scrivere queste doverose frasi di ringraziamento è il tocco finale del mio lavoro. Riscoprire le origini della mia famiglia è stata una grande occasione per accrescere culturalmente, studiando ed apprendendo a fondo, non solo a livello storico, ma anche personale, la storia della Dalmazia e la città di Spalato.  Scrivere questa ricerca ha avuto un forte impatto sulla mia personalità perché mi ha permesso di comprendere a fondo le delicate vicende socio-politiche con una visione più ampia. Vorrei spendere due parole di ringraziamento nei confronti di tutte le persone che mi hanno sostenuto e aiutato durante questo periodo.

 

Alla Direzione dell’Archivio di Stato di Spalato [Državni Arhiv u Splitu], per tutto il prezioso materiale documentale fornitomi, in particolare alle responsabili Hania Mladineo e Bruna Horovic, per l’aiuto fornitomi in tutti questi anni e la loro grande competenza e disponibilità  dimostratemi durante tutto il periodo di ricerca, anche a distanza. Senza il vostro prezioso aiuto, questo lavoro non avrebbe preso vita!

 

A tutti gli amici del fantastico gruppo Facebook "Split kroz povijest" per tutto il supporto storico fornitomi in questi anni, in particolare: Ozren Čulić per tutto l'aiuto genealogico e storico, Nenad Vidjak per la finitura di preziosi documenti, Sloven Mosettig, Neno Kuzmanić, Damir Šime Šarac, Josipa Bilic per avermi fornito splendide foto d'epoca e tutti coloro che in qualche maniera hanno dato un loro contributo.

 

Un ringraziamento particolare va a mio padre Walter Gilardi ed ai miei parenti Bianca Maria Gilardi, Marlena Gilardi, Emilia Gilardi, Fortunato Giardina, Emilia Giardina, Antonella Tommasi Preve, e Roberto Voltolini, per tutto il loro prezioso materiale fotografico e documentale messomi a disposizione. Mi avete fornito tutti gli strumenti di cui avevo bisogno per arricchire la mia ricerca. Ultimo ma non meno importante, un grazie di cuore a Marco Gambacciani, per tutta la pazienza mostrata in questi anni e la grande competenza nella ricerca archivistica. Senza di te, non  avrei mai raggiunto questo traguardo.

 

Un altro doveroso ringraziamento va al lontano parente Bruno Bonetti grazie al quale, in collaborazione all’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Sezione di Udine, è stato possibile  esporre al pubblico la presente ricerca. In particolare alla relazione tenutasi il 22.11.2018 in Trieste presso il Circolo della Stampa ed il giorno 24.11.2018 in Udine presso la sala oratorio del Cristo.4)

Un sentito grazie a tutti!

Stefano Gilardi

NOTE:

1) "Istria Fiume e Dalmazia - Il sogno effimero - Pubblicità commerciale tra il 1900 e il 1940" I.R.C.I. Trieste 1994;

2) - Articolo www.arenadipola.it/index.php?option=com_content&task=view&id=482&ltemid=78 (ultima consultazione 01.05.2018);

3) - Atti e memorie della società dalmata di storia e patria, Vol. 24, cit. nota a piè di pagina n.43, La Società - 1995;

4) - https://www.sbhu.it/eventi/storia-della-fabbrica-di-cemento-gilardi-bettiza-di-spalato/ [ultima consultazione 15.08.2020]; https://www.sbhu.it/eventi/storia-della-fabbrica-di-cemento-gilardi-bettiza-di-spalato/  [ultima consultazione 15.08.2020];  https://friulisera.it/convegno-a-udine-storia-della-fabbrica-di-cemento-gilardi-bettiza-di-spalato/ [ultima consultazione 15.08.2020];

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Aggiornato al 01/08/2021 - [Sito in aggiornamento]

In collaborazione con l'Ecomuseo Egea Haffner

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